I bonsai sono alberi a tutti gli effetti e, al contrario di alcune credenze popolari, non sono geneticamente modificati o selezionati per restare piccoli, né tantomeno restano piccoli perché gli vengono dati poca acqua o pochi nutrienti.
I bonsai vengono seguiti meticolosamente per tutto il loro ciclo vitale, si cerca di mantenere un perfetto equilibrio tra la parte aerea e quella radicale attraverso le potature, la concimazione e tutte le altre tecniche di coltivazione oltre a quelle impiegate per la protezione e la cura delle malattie. Una volta raggiunto l'equilibrio complessivo, la pianta rallenta la crescita mantenendo la forma data dal bonsaista.
Nonostante queste tecniche possano sembrare delle forzature, non lo sono di più di una potatura in un frutteto o di prendersi cura di un cane: è lo stato di salute della pianta che ne esprime il benessere. Inoltre operazioni quali la potatura di foglie e di radici, così come il rinvaso e la tecnica delle filature per definire la forma della pianta, puntano a massimizzarne lo stato di salute, aumentando l'esposizione della chioma alla luce del sole, riorganizzando l'apparato radicale in uno spazio più consono e rinnovando i nutrienti nel terreno.
Se un bonsai viene opportunamente curato, la durata della vita della pianta aumenta di centinaia di anni. La regola del bonsaista deve essere “non fare alla pianta ciò che serve a te ma ciò che è meglio per lei: tu ne sei solo il custode, non il proprietario”.